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Collana, sec. XVII-XVI a.C.
Composta da vaghi di conchiglie e denti di cervo; proviene da una sepoltura in cista litica di Settimo San Pietro, Cuccuru Nuraxi.
Cagliari, Museo Archeologico Nazionale,
dal volume Gioielli, Nuoro, Ilisso, 2004400600 - images/morfeoshow/i_primi_orna-7908/big/02 Monile in pietra.jpg511.jpg
Collana, sec. XX-XVII a.C.
Composta da vaghi in pietra verde e nera con pendente a mandorla in pietra verde; proviene da Alghero, necropoli di Anghelu Ruju.
Cagliari, Museo Archeologico Nazionale,
dal volume Gioielli, Nuoro, Ilisso, 2004600400 - images/morfeoshow/i_primi_orna-7908/big/03 Collana in bronzo.jpg703.jpg
Collana, sec. XI-VIII a.C.
Collana composta da grani in bronzo; proviene da Sassari, nuraghe Attentu.
Sassari, Museo Nazionale “G.A. Sanna”,
dal volume Gioielli, Nuoro, Ilisso, 2004600400 - images/morfeoshow/i_primi_orna-7908/big/04 Collana in ambra.jpg80.jpg
Collana, sec. XI-IX a.C.
Collana composta da elementi in ambra e da un grano in osso; proviene da Sassari, nuraghe Attentu.
Sassari, Museo Nazionale “G.A. Sanna”,
dal volume Gioielli, Nuoro, Ilisso, 2004600400
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Scarabeo, sec. VII a.C.
Scarabeo fenicio punico in oro e diaspro verde con un’aragosta incisa.
Sassari, Museo Nazionale “G.A. Sanna”,
dal volume Gioielli, Nuoro, Ilisso, 2004600400 - images/morfeoshow/et___fenicio-5656/big/02 Scarabeo punico.jpg395.jpg
Scarabeo, sec. IV-II a.C.
Scarabeo fenicio punico in oro fuso e corniola intagliata; la scena raffigura il dio Poseidone-Nettuno.
Sassari, Museo Nazionale “G.A. Sanna”,
dal volume Gioielli, Nuoro, Ilisso, 2004400600 - images/morfeoshow/et___fenicio-5656/big/03 Orecchino fenicio-punico.jpg663.jpg
Orecchino, sec. VII-VI a.C.
Orecchino fenicio-punico in oro laminato, inciso e granulato; proviene da Tharros.
Cagliari, Museo Archeologico Nazionale,
dal volume Gioielli, Nuoro, Ilisso, 2004400600 - images/morfeoshow/et___fenicio-5656/big/04 Orecchini fenicio-punico.jpg442.jpg
Orecchini, sec. VII-VI a. C.
Coppia di orecchini fenicio-punici in oro laminato e granulato; proviene da Tharros.
Sassari, Museo Nazionale “G.A. Sanna”,
dal volume Gioielli, Nuoro, Ilisso, 2004400600
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Madonna del Carmine, sec. XVI.
Statuetta in ceramica rivestita alla maniera seicentesca di tradizione ispanica e ornata con preziosi gioielli in oro, argento dorato, smalti, perle e pietra preziose, databili in parte al Cinquecento e al Seicento.
Cagliari, chiesa del Carmine.
Foto Nicola Monari,
dal volume Gioielli, Nuoro, Ilisso, 2004400600
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Fede sarda tipica della parte meridionale della Sardegna, realizzata su lamina d’oro, microsfere e foglioline e ritagliata a traforo. Interamente realizzata a mano.
Collezione Pillitu, San Sperate, 2009
Foto di Fabio Pillitu.413413
I primi ornamenti
Oggetti destinati alla ornamentazione personale, tra i più antichi rinvenuti in Sardegna, risalgono al periodo neolitico (6000-2700 a.C.); si tratta di frammenti litici, ciottoli, denti di animali, ossa, lische di pesci, conchiglie, forati per farci passare un laccio e appenderli al collo senza effettuare alcuna ulteriore lavorazione. Reperti considerevoli sono stati ritrovati nelle necropoli di Is Calitas (Soleminis) e di Anghelu Ruju (Alghero): collane composte da zanne di cinghiale e canini di volpe, veri e propri simboli di coraggio e abilità nella caccia; conchiglie monovalve simboli della fertilità femminile, gallinelle che corrispondono alla operosità domestica e sfere di pasta vitrea bianca simboli dell’abbondanza del latte materno. Già dai primissimi ornamenti risulta spesso difficile distinguere l’ornamento dall’amuleto, la funzione estetica da quella apotropaica.
I primi monili, antichi esempi di glittica a testimonianza di una primissima arte applicata agli ornamenti preziosi grazie ai progressi tecnici e culturali, sono stati rinvenuti sempre ad Anghelu Ruju; sono collane composte da vaghi di pietra e conchiglie levigate e lucidate disposte secondo un ordine che tiene conto delle dimensioni, delle varietà e dei colori, secondo criteri dal significato ancora oggi sconosciuto. Risalgono all’età del bronzo e alla civiltà nuragica (1800-900 a.C.) i ritrovamenti di collane in bronzo ed in ambra composte da vaghi finemente lavorati grazie ai progressi della tecnica nella lavorazione dei metalli e a una maggiore accortezza nella scelta delle pietre e degli accostamenti cromatrici. Accanto alle collane fanno la prima apparizione anche anelli, bracciali e bottoni in rame, argento e bronzo.
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